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Quanto è bello avere la casa piena di amici, di musica e di allegria. Nel mio romanzo “La ragazza con il sax” parlo spesso di feste alle quali partecipavo e di pomeriggi/serate organizzate a casa mia. Ogni pretesto era buono: un nuovo libro da commentare tra amici e poi una spaghettata, un nuovo film da guardare con un po’ di persone intervallato da portate di cibo, una serata di karaoke o di meditazione e anche lì un’offerta di buon cibo, un pomeriggio di scuola di cucina da parte di una brava amica cuoca e poi l’assaggio delle prove, insomma un gran piacere.

Così come quando ci si riuniva una volta alla settimana per giocare a carte e ci piaceva coccolarci tra tè, caffè, spremute, con torte e tanti altri manicaretti fatti in casa. E quando si tornava dal mare, quale miglior modo per concludere la giornata se non riunirsi e cuocere alla griglia il pesce fresco appena comprato?

Certo che questa pandemia da coronavirus, che non ci consentiva di riunirci, mi ha tolto la voglia di cucinare e di ricevere amici e se escludo le giornate delle festività natalizie, le serate di cui sopra sono per ora solo un bel ricordo, in attesa che presto se ne possano fare delle altre…

Gloria Bicci - La ragazza con il sax - Firma Blog

Gloria Bicci

Autrice e protagonista

”La ragazza con il sax”

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3 Commenti

  1. Serena

    Cara Gloria, il tuo articolo mi ha molto colpito e mi sento di farti arrivare questo messaggio.

    Al di là della paura che incombe su tutti noi in questo difficile periodo storico, che va in qualche modo scavalcata, valuta la possibilità di ricreare un’occasione di gioia ricostituendo un clima umano attraverso l’accoglienza nella tua casa di tutte quelle persone che vorrai e di donare la tua esperienza perchè tutti abbiamo bisogno anche di momenti di convivialità.

    Abbiamo seguito le regole fino adesso però è arrivato il momento di ripartire e affrontare il cambiamento che ci aspetta.

    Io ti conosco attraverso il tuo libro dal quale traspare la tua capacità di condivisione e coinvolgimento e la gente questo si aspetta da te. Continua a donarci pillole di positività, ne abbiamo bisogno.

    Rispondi
  2. Francesca

    Gloria, io ti seguo da quando hai aperto i tuoi siti web, FB e Instagram postando foto bellissime delle tue collezioni di moda ed è la prima volta che mi arriva tanta tristezza dalle tue parole.
    Leggendo il tuo romanzo, ho viaggiato tante volte con la fantasia insieme a te e le tue parole mi hanno sempre aiutato a risollevarmi nei momenti critici.

    Spero proprio con tutto il cuore che ti torni la voglia di riaprire la tua casa e di raccontarci attraverso il tuo Blog le tue emozioni. Mi piacerebbe molto continuare con il pensiero ad immaginare momenti di gioia e di spensieratezza, ed insieme a te ci riesco benissimo. Non mollare….

    Rispondi
  3. Gloria Bicci

    Care Serena e Francesca e cari tutti quelli che mi avete scritto in privato.

    È difficile ritrovare la spensieratezza e l’allegria di due anni fa ma ce la sto mettendo tutta. A chi mi chiede quando uscirà il mio secondo romanzo, rispondo che una buona parte è stato scritto ma che non mi soddisfa perché non lo trovo né coinvolgente né emozionante. C’è tutta la tristezza di questo periodo nero e anche se in famiglia non ho avuto casi di morte per covid, è venuta a mancare un anno fa una carissima amica quarantenne conosciuta in Marocco che ha lasciato due figli piccoli e non posso fare a meno di pensarla. Non posso non sentire il dolore che devono aver provato suo marito e i suoi figli così come non posso non sentire il dolore anche di chi non conosco e impregnare di esso le pagine del mio libro. Ugualmente, non riesco a essere indifferente alla guerra in Ucraina, forse perché conosco tante signore di quel Paese e la mia angoscia l’ho espressa attraverso delle poesie che non ho nessuna intenzione di pubblicare perché in quei versi è venuta fuori una parte privata del mio essere che non pensavo di poter manifestare.

    Ho deciso, quindi, di distruggere quello che ho scritto finora del romanzo e di ricominciare, come giustamente scrive Serena, affrontando il cambiamento.

    E ricomincio, allora, dalla danza, che è uno degli argomenti trattati nel mio primo romanzo, pubblicando come prossimo post il mio nuovissimo rapporto con il Tango.

    Grazie ancora,

    Gloria

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